L'ipertensione arteriosa è una condizione caratterizzata da valori di pressione sanguigna persistentemente elevati (≥140/90 mmHg). Si classifica in tre gradi di gravità e rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. Spesso asintomatica, può manifestarsi con cefalea, vertigini e affaticamento.
Il trattamento farmacologico include ACE-inibitori come Ramipril ed Enalapril, sartani quali Losartan e Valsartan, calcio-antagonisti come Amlodipina e Nifedipina, e diuretici tra cui Idroclorotiazide e Furosemide. Il controllo regolare della pressione e l'adozione di uno stile di vita sano sono fondamentali per il successo terapeutico.
L'insufficienza cardiaca è una sindrome clinica in cui il cuore non riesce a pompare sangue in quantità adeguata alle necessità dell'organismo. Si distingue in insufficienza sistolica (ridotta contrattilità) e diastolica (alterato rilasciamento), con classificazione funzionale secondo le classi NYHA.
La terapia comprende digitale (Digossina) per migliorare la contrattilità, diuretici dell'ansa per ridurre la congestione, beta-bloccanti cardiaci e inibitori dell'enzima di conversione per proteggere il cuore. Il monitoraggio quotidiano del peso e dei sintomi è essenziale per una gestione ottimale della patologia.
Le aritmie cardiache rappresentano alterazioni del normale ritmo del cuore, che può battere troppo velocemente, troppo lentamente o in modo irregolare. Tra le forme più comuni troviamo la fibrillazione atriale, caratterizzata da un battito irregolare e spesso accelerato, le extrasistoli ventricolari e atriali, e le tachicardie sopraventricolari.
Il trattamento farmacologico delle aritmie si basa su diverse classi di medicinali:
È fondamentale consultare un cardiologo quando si avvertono palpitazioni persistenti, vertigini o svenimenti. Controlli periodici con ECG ed ecocardiogramma sono essenziali per monitorare l'efficacia della terapia.
L'aterosclerosi coronarica è caratterizzata dall'accumulo di placche nelle arterie che irrorano il cuore, causando restringimento dei vasi e riducendo l'apporto di ossigeno al miocardio. Questo processo può manifestarsi con angina stabile, che si presenta sotto sforzo, o angina instabile, più pericolosa perché può verificarsi anche a riposo.
Il trattamento delle malattie coronariche prevede un approccio farmacologico mirato:
La prevenzione richiede modifiche dello stile di vita: cessazione del fumo, attività fisica regolare, dieta mediterranea e controllo di diabete e ipertensione sono fondamentali per ridurre il rischio cardiovascolare.
La prevenzione cardiovascolare rappresenta la strategia più efficace per ridurre il rischio di malattie del cuore e dei vasi sanguigni. I fattori di rischio si dividono in modificabili (fumo, sedentarietà, obesità, ipertensione, diabete) e non modificabili (età, sesso, familiarità genetica).
La prevenzione primaria mira a evitare l'insorgenza della malattia in soggetti sani, mentre quella secondaria previene recidive in pazienti già colpiti da eventi cardiovascolari.
Screening regolari e controlli periodici permettono di monitorare i parametri vitali e adattare tempestivamente le terapie preventive.
L'assunzione corretta dei farmaci cardiovascolari richiede attenzione particolare ai tempi, alle modalità e alle possibili interazioni. È fondamentale rispettare gli orari prescritti e non interrompere mai le terapie senza consulto medico.
L'aderenza terapeutica è cruciale per l'efficacia del trattamento. Effetti collaterali comuni includono vertigini, tosse secca e disturbi gastrici, che vanno sempre segnalati al medico o farmacista.
Rivolgersi tempestivamente al farmacista per chiarimenti sui farmaci o al medico per sintomi preoccupanti garantisce una gestione ottimale della terapia cardiovascolare.